Concordant Crossroads.

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Evil Crusader
view post Posted on 12/5/2009, 19:03 by: Evil Crusader




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È un pensiero davvero malinconico, e triste a dirsi; ma la vita a tratti sembra davvero un infinito susseguirsi di incroci.

E a differenza della coccinella che, pensosa, si attarda a scegliere tra le due scarne vie, la nostra vita è un garbuglio enorme e infinitamente meno lineare; molteplici scelte si mostrano, si accavallano, si sommano; ciascuna ti ammicca, ti invita a andare con lei, a seguirla... sino a confondersi in una cacofonia di percorsi indistinti, in cui non ti resta che scegliere frettolosamente - riluttante - a cosa rivolgere la tua attenzione.

E tuttavia spesso (non oso dire sempre solamente per cortesia nei confronti quelle simpatiche cose denominate 'leggi della probabilità') è dura sottostare alla scelta di dannazioni per cui, facendo un passo verso una cosa, ne fai contemporaneamente due lontano un'altra. O più di una.
E se solo si prova a pensare a tutte le occasioni sprecate, tutti gli avvenimenti mal gestiti, ogni cosa e persona che si è perduta lungo il cammino, non si rischia forse la disperazione più cupa?

Sfortunatamente, io sono di quel partito. Vivo questa cosa, e le sue implicazioni, in modo perennialmente traumatico.... infatti secondo me, sia pure entro certi ovvi limiti, non esiste sensazione che non meriti d'essere vissuta, o tantomeno azione da non compiersi. Tutto è meritevole, tutto degno di attenzione. Cambia solo la scala dell'interesse percepito.
E anche se ovviamente una tale apertura mentale è ammirevole, essa si scontra con la realtà dei fatti; la cruda consapevolezza di come nella vita ci voglia sempre un sistema di priorità, e di come l'assenza di questo (e di una mente organizzata, ma questo è un capitolo da trattarsi separatamente) porti più o meno inesorabilmente al fallimento.

Ma per coloro che non posseggono una rapida capacità di discernimento, che cosa resta da fare?

Una prima, semplice risposta consiste nel limitarsi a sottostare a un percorso predeterminato, e farsi guidare da esso come il Nilo che scorre lento verso il Cairo. Ma, spero, concorderete con me che si tratta di una scelta di ben poco valore.
Come fare dunque a districarsi nelle infinite scelte, senza perdere sé stessi nell'ombra del dubbio?

Dato che, sfortunatamente, un distorsore temporale è ancora presente solo nei racconti di fantascienza futuribile, non resta che affidarsi a sé e alle persone care, e procedere con tutte le forze che si hanno sulla via che, nel profondo del cuore, ci sembra più giusta: tramite gli errori e i successi capire, e attraverso la comprensione crescere.


Già, tutto molto semplice... ora mi resta solo da capire chi, e se, potrà aiutare me a crescere.
 
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