Don Quixote, Espressione di profondo scoramento.

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Evil Crusader
view post Posted on 4/10/2011, 19:27 by: Evil Crusader




Oggi ero a San Bartolomeo di Conio a fare dei test per l'A-Style Team di Rally, e avevo un mare di tempo.
Ho provato a occuparlo in tutti i modi possibili: fare il lavoro per cui mi hanno chiamato (il commissario), a messaggiare, a fare fotografie e perfino a giocare con il Nintendo DS.
Poi, quando la batteria della malefica consolle ha ceduto, ho capito che forse forse era il momento di rinunciare.
E nella mia mente si sono allineate, spontanee, due strofe amorfe ed ancora in embrione.
Così, ho fatto la scelta più sensata e responsabile (sarcasm mode off) e mi sono messo a digitare furiosamente; quel che segue è l'esito di un'ora di sfogo personale e di divertente baloccarsi con rime e pensieri.
Spero vi piaccia!

Don Quixote

Erra borioso, triste e vano
il cavaliere dal sogno strano.
Sempre in cerca di chimere sfuggenti e lontane,
non certamente di passioni o sottane,
s'arma con nobili intenti d'acchito
lottando con un mondo che lo rende basito.

E la sua lama non avrà certo pietà
di indegni soprusi e malignità;
cinto si figura di alloro e di gloria
nel gran giorno della vittoria.
Lui solo, il flagello, il Leon delle Asturie
sarà rimembrato per infinite centurie!

Ma non si avvede il buon Don Chisciotte
che il suo ruolino è già zeppo di botte;
Valencia, Siviglia, Navarra, Pamplona,
mai un trionfo, mai una buona.

Persino il fido ed amato ronzino
sembra oramai piegato al destino;
quando ecco impetuosa, solenne visione
che forse potrà riscattar la missione.

Corri buon uomo, vai cavaliere,
arma la mano da gran giustiziere;
fendi a dritta, a manca ed attraverso
il gran gigante al sogno tuo avverso.

E già ecco la dama, splendida e perfetta,
nella tua direzione sicura si affretta;
"Non v'è bisogno che mi ringraziate..."
"Fermo, guerriero, voi mi rovinate!"

Senza indugio, d'istinto, la sua furia arresta
e contro un solido muro va a batter la testa;
forti pareti, e di pale una gran ruota
svelano al Don il suo atto beota;
deposta la lama, e affrancato il fido ronzino
non gli resta che lavorare per sempre al mulino.



Edited by Evil Crusader - 6/10/2011, 00:57
 
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