In principio, improvviso e inaspettato proprio come in una storia d'amore, c'è il colpo di fulmine.
Che sia una frase, un passaggio, un personaggio o una citazione qualcosa muta radicalmente in te, squarciandoti a fondo con il loro fascino così semplice, eppure allo stesso tempo inafferrabile. E così si incomincia a leggere 'seriamente', in cerca della bellezza che tanto ci ha affascinati; passando freneticamente da un libro all'altro con velocità sempre crescente e famelica, con un interesse e dei gusti che mano a mano si fanno sempre più precisi, definiti, esigenti... trovando sempre nuovi attimi di bellezza e custodendoli nel cuore, fino al giorno in cui si decide che non ti basta più cercare; la folle idea è ora di farsi Icaro, e tessendo ali di parole tentare il volo nel meraviglioso cielo della scrittura. Si abbraccia la nobile e amata arte, ma pur tuttavia è nell'entusiasmo degli inizi, e dei primi successi, che è più evidente, eppure difficile da notare e capire, una cosa; gemmare quelle perle che tanto ci avevano esaltato è affatto semplice, sino al punto che pur ricalcando i passi creativi della penna nostra ammaliatrice, le creazioni che ne scaturiscono paiono incomplete, o sbiadite; hanno un'anima, certo, ma questa al momento non pare che una briciola dell'immagine vibrante nel profondo della nostra memoria. Per continuare l'analogia, è subentrata la fase dell'innamoramento; si continua a scrivere con la passione del sacro rogo che ci brucia da dentro, e lentamente l'esperienza e il tempo, tutori fra i più irrinunciabili, ti assegnano i frutti sperati e desiderati. Il germe dello scrittore cresce in te sviluppandosi, come un fiore che assorbe dalla terra; le tue opere si fanno più coerenti, pregevoli e complete... e sia pure senza creare opere indimenticabili, hai raggiunto una stabile relazione con [Inserire nome della musa].
Sembra un obiettivo apparentemente facile da raggiungere, ma non lo è per niente; nessuno percorre mai la stessa strada d'un altro, sperimentando per sé le vie più diverse e tortuose, e millanta fattori di vita e di fato possono bloccare la via e obbligare a desistere. Chi ci arriva potrebbe accontentarsi; inseguendo il cammino è giunto alla sua chimera, e seppur essendo ancora lontano dall'obiettivo prefissato spesso manca la possibilità di spingersi più avanti, di raggiungere l'ulteriore vetta che si mostra poderosa dal nostro pianerottolo. Allo stesso modo potremmo esserci stancati della nostra musa, e decidere che non sentiamo più l'impulso di venerarla, adorarla ed inseguirla per impervie salite; ma in fondo sappiammo bene che coloro che ci hanno per primi accostato a questo mondo, sia pure nel loro piccolo, sono riusciti a spingersi ancora oltre, curando il loro amore per la Diva ispiratrice di menti sino a giungere in comunione con lei. L'enormità del cammino percorso e di quello ch... Read the whole post...
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