Il guerriero caduto, In onore di Kyomaro Uchiha...

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Evil Crusader
view post Posted on 12/4/2009, 19:54




Un attimo, un sussulto, poche parole... e poi un atto improvviso, assurdo gesto.
Kyomaro improvvisamente si conficcò il pugnale nello stomaco, salutando con fiera rassegnazione il mondo ed il suo scopo lontano.
Hibiki, preso alla sprovvista dall'improvviso gesto e rallentato dalla fatica del lungo incontro sostenuto, non fece a tempo per salvarlo: corse e tentò di infondergli chakra, ma la ferita era troppo vasta... e il sangue fluiva rapido dal corpo, come un equipaggio che abbandoni la nave in procinto d'affondare.
Il corpo era ora immobile tra le braccia di Hibiki, il cui disperato tentativo di salvataggio pareva non essere stato sufficiente.
Non desiderata, un'altra citazione si fece largo nella mente del giovane pensatore delle sabbie.

La morte altro non è che il risultato di uno scontro tra due combattenti.

Vero, verissimo: in qualunque momento un piccolo errore di calcolo, un sottovalutare la minaccia o l'improvviso intervento del fato potevano segnare una vita umana, spezzandola.
Tuttavia non era così, che doveva andare.
Scostò la protezione, rivelando così il viso del suo avversario oramai assopito nel dolce sonno mortale. Due rubini opachi lo fissavano anocra stancamente, rivelando tracce di quell'abilità così grande e ricercata chiamata Sharingan.
Una capacità che, però, oramai non gli potevano essere di alcun conforto.

Hibiki scrutò il cielo di Iwa, in cerca di risposte alle molte domande che lo affliggevano. Si era fatto abbastanza tardi, e -come se rispettasse il lutto per il triste evento- il sole era chino sull'orizzonte, specchiandosi rosso nel mare prima di sparire in esso.
Quel nome così insignificante eppure ora così importante, Kyomaro Uchiha. Non sapeva molto di lui, eppure più ci pensava e più si convinceva che solo quella potesse essere una degna sepoltura...

Dispose il corpo per terra, componendolo mentre osservava un breve attimo di silenzio per l'avverso che, sconfitto, aveva ceduto la vita per onore. Poi, lenta, la terra prese a muoversi. Lentamente il corpo scivolava verso il basso, venendo coperto dal freddo suolo di Iwa, ultima dimora del giovane Uchiha suo avverso.
Lentamente gambe, tronco, braccia ed infine il viso vennero coperti dalla terra smossa, completando l'unico regalo di Hibiki al suo avversario: una dignitosa ultima dimora.
Osservò per un ultimo istante i rossi rubini oramai velati, quasi rimpiangendo gli eventi che li avevano oscurati, poi -senza esitare, come gli era stato insegnato molte volte all'Accademia- un gesto imperioso, quasi rabbioso, e la sabbia coprì Kyomaro Uchiha, restituendolo alla terra ed al silenzio.

Ora, si disse con la morte nel cuore mentre si allontanava, poteva forse lasciarlo dormire, e tornare a notificare a chi di dovere quella triste vittoria.
 
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